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Fascismo

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Par   •  21 Avril 2016  •  Analyse sectorielle  •  1 744 Mots (7 Pages)  •  773 Vues

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Secondo il Duce, se si fosse governata bene la nazione «indirizzandola verso i suoi destini gloriosi», «proiettando gli italiani come una forza unica verso i compiti mondiali», facendo del Mediterraneo un «lago italiano», si sarebbe inaugurato un periodo grandioso della storia italiana.

Mussolini sognava di creare una Grande Italia nel suo "Mare nostrum", di ripristinare la potenza dell'Impero romano antico in chiave moderna. Mussolini voleva edificare un impero fascista che supererebbe quello degli Grandi Imperatori dell'Antichità.

  1. Mussolini : l’uomo, la formazione e l’impegno politico

Benito Mussolini è nato a Predappio nel 1883 da una madre maestra elementare e un padre fabbro ferraio. Il nome di battesimo, Benito, gli fu imposto dal padre in onore di Benito Juarez, il rivoluzionario messicano

La famiglia viveva modestamente in un casolare, dove Benito trascorse l’infanzia, manifestando presto un carattere esuberante. Insieme timido e orgoglioso, scontroso e violento, si urtò spesso con gli insegnanti e con i compagni di collegio.

Nel 1901, ottenne il diploma di maestro elementare, e si iscrisse al Partito Socialista Italiano, anche per l'influsso paterno.

 In seguito, per sottrarsi al servizio militare, fuggì in Svizzera. Nel 1904, dopo l'amnistia, rientrò in Italia e ottenne la direzione del giornale "Avanti!", un quotidiano socialista.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, Mussolini  non era più d'accordo con le idee socialiste che erano antimilitariste, e decise di fondare il suo giornale :"Il Popolo d'Italia", foglio ultranazionalista e radicalmente schierato su posizioni interventiste a fianco dell'Intesa.

  1. La guerra civile e il primo partito fascista

L'Italia entra in guerra fino al 1915 a fianco della Triplice Intesa (Francia, Gran Bretagna, Russia) contro la Triplice Alleanza (Germania, Impero Austro-ungarese) perché vuole ottenere le terre irredenti. Quando l'armistizio è firmato, l'Italia ottiene solamente il Trentino Alto-Adige e la Venezia Giulia : non è molto soddisfatta, si sente umiliata.

 L'indomani della guerra è agitato : c'è la crisi politica e sociale (instabilità ministeriale, danni causati dalla guerra...). La situazione socio-economica è molto difficile sopratutto per due classi sociali basse :

i contadini e gli operai. Fanno sciopero e manifestano per strada, con l'aiuto dei socialisti.

Nel 1919 Benito Mussolini crea i fasci e fonda il partito fascista nel 1921. I Fascisti chiamati "squadristi" , vestiti di camicie nere, fanno regnare la violenza, lanciano spedizioni punitive contro quelli che protestano : usano il manganello, fanno bere l'olio di ricino agli oppositori, e con azioni più tragiche ancora stabiliscono un ordine sociale fondato sulla paura e riducono l'opposizione al silenzio. I fascisti ricevono l'appoggio della grande borghesia (grandi industriali e grandi proprietari fondiari). Nel 29 ottobre, Mussolini, per esercitare delle pressioni illegalmente sulla classe politica, organizza una marcia spettacolare composta da 20 000 camicie nere ( i fascisti) che raggiungerano la capitale. Apparisce per tutti come un atto simbolico dell impadronimento fascista del potere mentre la decisione di nominare Mussolini al potere è stata presa dai membri del governo prima dell'inizio della marcia.

Questa vittoria politica avrà delle enormi ripercussioni sull'organisazione dello stato italiano con l'integrazione della dittatura fascista nel 1922.

  1. Mussolini nelle immagini

Per incoraggiare l'identificazione a livello delle masse più vaste e numerose, Mussolini si riduceva di continuo alle immagini più modeste ed umili, delle varie classi sociali italiane, facendo conoscere in questa abilità una capacità spettacolare: si trasformava continuamente in muratore, contadino, aviatore, maestro, artista, burocrate, poliziotto, presidente, operaio, e tantissimo altro. Ogni italiano poteva tranquillamente identificarsi in lui, riconoscendovisi come una piccola immagine del padre universale. Mettendosi in scena, Mussolini raggruppava inoltre nella propaganda tutte le qualità del maschio italiano perfetto : - qualità fisiche (nuotava, praticava lo sci) ; - qualità intellettuali ( suonava il violino, seguiva il teatro), - qualità di seduttore virile che provocava l’adorazione femminile.

Il capo del fascismo cercava il consenso popolare utilizzando la propria immagine di multiforme “italiano” : era una costruzione politica.

Mussolini fu un grande tribuno. Aveva tutte le qualità necessarie : la voce, inconfondibile; il gesto secco e imperioso; lo sguardo che la propaganda non si stancherà di definire “magnetico”; la capacità di improvisare e la capacità di replicare. Era consapevole di quanto la parole fosse importante in politica. Mussolini inventò l’estetizzazione della politica (politica spettacolo per seduire il popolo).

  1. L’instaurazione della dittatura

Giacomo Matteotti (1885-1924) , deputato, era il segretario generale del partito socialista italiano: denunciò le violenze fasciste alla Camera dei Deputati e accusò Mussolini di essere corrotto : fu rapito il 30 maggio 1924 e assassinato dalla milizia fascista il 10 giugno. Il suo omicidio solleva un'ondata di proteste ma il Re mantenne la sua fiducia a Mussolini.

Quella strage fu considerata come l’inizio della dittatura perché il parlamento non era più un luogo di dibattito e la libertà di espressione non esisteva più.

Tra il 1925 e il 1926 furono promulgate nuove leggi di stampo autoritario ( le “leggi fascistissime”) che trasformarono definitivamente lo Stato italiano in un regime dittatoriale a partito unico. L’idea era trasmettere tutti i poteri nelle mane di Mussolini che diventò il Duce. Il parlamento venne privato del proprio potere perché rimase solo un partito unico. IL potere legislativo ed esecutivo sono stati trasmessi al Gran Consiglio del Fascismo. Si tratta di sottomettere le popolazioni che devono obedire allo Stato : abolizione della libertà di stampa, sciopero proibito, censura, uso della reprezione (Milizia) e di un Tribunale speciale (OVRA).

  1. La fascitizazione della società

Negli anni successivi, il regime portò a compimento il processo di “fascistizzazione” dello stato e della società. Tutte le attività del paese passarono sotto il controllo del partito fascista e dei suoi funzionari locali. L’accentramento del potere cancellò le autonomie territoriali : nelle cità la figura del sindaco eletto venne sostituita con quella del podestà nominato dal governo.

Il mondo del lavoro e della scuola, l’educazione dei giovani e persino il tempo libero divennero competenza della organizzazioni fasciste.

I ragazzi in età scolare erano inquadrati nelle organizzazioni para-militari del regime. A seconda dell’età, i giovani venivano inseriti nell’organizzazione dei “figli della lupa”, dei “balilla”, degli “avanguardisti”. Insieme partecipavano a manifestazionie sfilate. La cronice culturale e scenografica di questo fenomeno fu l’esaltazione della romanità antica. I simboli, le parole d’ordine, il saluto romano furono tutti ispirati a quell’epoca.

La propaganda si avvantaggiò dei moderni strumenti di comunicazione, come la radio, il cinema, la stampa per aumentare il consenso degli italiano nei confronti del regime. Anche lo sport e le vittorie sportive furono strumentalizzate dal regime in termini di propaganda.

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